In questo studio della fisio–cinetica dell’alchene stirene, si è iniziato ad indagare partendo dal suo chimismo industriale, alla sintesi, consistenza, corrosione, deterioramento, dell’idrocarburo nell’habitat, al suo percorso diffusivo indoor e outdoor, fino alla plausibile contaminazione alla sua assimilazione, alla probabile polimerizzazione e alterazione organica.
Nella disànima eziofisiopatologica e biochimica è stato adoperato, un criterio eziopato-induttivo-organicista risultato da una analisi clinica basata su osservazioni oggettive: che non riguarda l’approccio psico sociofilosofico, ma fisico (dal greco physis “natura”) pragmatico (a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria).
In un ambiente confinato in cui vige il principio della conservazione dell’energia, la sua ovvia condizione è quella della trasformazione o conversione.
Un’altro principio che potrebbe essere definito come postulato, che è frutto dell’osservazione scientifica è: “ come la cellula animale ha una informazione dna dipendente, quindi regolata da un codice genetico , anche le altre forme di vita, cinetiche, come gli atomi, potrebbero avere nel loro nucleo una memoria e quindi un flusso di informazione genica ancestrale.
Così, come la cellula per crescere, deve avere un terreno consono alle sue caratteristiche chimico fisiche, cosi anche l’atomo inorganico, ad esempio quello dell’idrogeno, quando è disinserito dal suo scherma (slegato attraverso una reazione ad altri atomi ed elettroni” trasformazione della massa”) verrebbe richiamato alla sua primordiale residenza , nel momento in cui, si potrebbero riproporre, le condizioni chimico fisiche ancestrali nel suo nucleo. Per fare un esempio semplice l’idrogeno dell’H20 avrebbe uno scherma diverso da quello organicato, inserito in un amminoacido .
In un laboratorio chimico possiamo fare mille combinazioni,e sintetizzare qualsiasi composto(es. il poliestere) ma il dna( di ogni sua infinitesima particella, fino al quark,) ubbidirà alla sua carica energetica arcaica e quando troverà le condizioni adatte, si rilegherà ai suoi elementi primordiali
Le leggi naturali, fisiche e chimiche legate al funzionamento del macrocosmo, evidenziano il suo schèma(termine greco sinonimo di configurazione, modello funzionale, cinetico energetico che non ammette mutamenti)e riproporrebbero induttivamente le stesse condizioni nomotetiche (nòmos e thethicòs dal greco che “stabiliscono delle leggi”) antropiche(relative all’uomo).
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